IterCulture

TESTIRIFLESSI
VENERDÌ 14 LUGLIO

Presentazioni a cura di Grazia Calanna, L’EstroVerso

Tu singolare

di Angela Bonanno
Catartica, 2023

Narrazione per frammenti poetici della vita e dei sentimenti di una donna ancora giovane, che cerca di affermarsi attraverso la conquista di qualcuno, uomo o figlio. Ripercorre per quadri i rapporti intrapresi con i tanti “lui” e un “tu” a cui attribuisce una singolarità. Un racconto senza cronologia, privo di inibizioni, a tratti cinico ma anche appassionato; per raggiungere alla fine la pacificazione con sé stessa. Forse.

Narrazione per frammenti poetici della vita e dei sentimenti di una donna ancora giovane, che cerca di affermarsi attraverso la conquista di qualcuno, uomo o figlio. Ripercorre per quadri i rapporti intrapresi con i tanti “lui” e un “tu” a cui attribuisce una singolarità. Un racconto senza cronologia, privo di inibizioni, a tratti cinico ma anche appassionato; per raggiungere alla fine la pacificazione con sé stessa. Forse.

Angela Bonanno

È nata e vive a Catania.
Ha pubblicato vari libri di poesie e due romanzi: Antologia della malata felice (Edizioni Forme-Libere, 2011) e Prima dammi il pane (Catartica Edizioni, 2018).
Ha ricevuto menzioni speciali e vinto molti premi, tra i più importanti: premio Salvo Basso 2003 con Nuatri edito da Prova D’autore, premio F. Fortini e Città di Marineo 2013 e 2014 con Pani Schitto, edizioni CFR e premio G. Pascoli 2018 con Strammata, il Gheriglio edizioni Forme-libere.

Eppuru i stiddi fanu scrusciu

di Pietro Russo
Le farfalle, 2022

C’è un’urgenza non procrastinabile in questa raccolta di Pietro Russo. L’esigenza di lasciare «scapicollare le parole» condensandole dal riverbero della lingua madre catanese – sopraggiunta improvvisa e indiretta da accumuli di momenti, di persone, di ricordi – all’interno di un universo poetico che, se da un lato è scandito dalle certezze insormontabili delle leggi di Natura, dalle disillusioni di un «cuore che si spaventa della luce» – deluse oramai tutte «le speranze e i cori» di matrice leopardiana –, un mondo entro cui l’io lirico riversa pure gli echi amari delle sue letture bibliche (L’Ecclesiaste su tutte); dall’altro è invece animato dall’Amore – «l’ombra che cresce più alta» – che si piega per la sua stessa forza a criterio di ogni cosa.

Un romanzo orfico, mistico, esistenziale. Una donna, ancora giovane, ma non troppo per coltivare speranze, senza la penombra di un disincanto e qualche dubbio. Eppure una speranza le resta, l’amore.

Pietro Russo

Pietro Russo vive a Catania. Scrive poesie e di poesia. Nel 2016 ha pubblicato A questa vertigine, vincitore del Premio Violani Landi per l’Opera prima, e nel 2022 la plaquette in dialetto siciliano Eppuru i stiddi fanu scrusciu. Sue poesie sono state tradotte in francese, inglese e tedesco. Nel 2023 ha curato, con Ana Ilievska, una Antologia della poesia contemporanea di Sicilia per il pubblico Usa.

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