TESTI RIFLESSI 2025

Domenica 13 luglio 2025
h 19.00 – 20.30
Piazza Umberto I, Zafferana Etnea (CT)

Corpi, soggettività politiche e arti performative

con Flavia Dalila D’Amico

Presentazione del libro Lost in translation. Le disabilità in scena.
Il volume ricostruisce le storie che nascono dall’incontro tra le disabilità e lo spettacolo dal vivo dalla fine dell’Ottocento a oggi. Un vasto intervallo cronologico in cui, a ben guardare, artisti e artiste con disabilità puntellano solo qualche breve momento, almeno fino ad oggi. Quali ruoli occupano? Cosa ci dicono i periodi di assenza? In un sistema di narrazioni edificato a somiglianza di persone “normativamente abili”, come ci si accorge di ciò che manca? Quali prospettive adottiamo per interpretare e nominare le disabilità in scena? Attraversando queste domande emerge una trama densa di storie, pratiche, istanze poetiche e politiche che trascinano con forza fuori dalla scena sconfinando il dominio dell’etica, del diritto, della politica e dell’economia. Ecco quindi l’urgenza di un confronto diretto con le soggettività raccontate tramite un corpus di interviste in chiusura del libro, non tanto per il timore di disturbare terminologie o arrestarsi di fronte al non conosciuto, quanto piuttosto per la necessità di ascolto, alleanza, complessità.

Lost in translation. Le disabilità in scena

Con interviste a:
Chiara Bersani, Aristide Rontini, Tanja Erhart,Claire Cunningham, Giacomo Curti, Giuseppe Comuniello, Camilla Guarino, Alessandro Schiattarella.

Editore: Bulzoni

anno: 2021

pagine: 220
ISBN: 978-88-6897-249-3

Collana: Audiovideoteca Teatrale diretta da Valentina Valentini

FLAVIA DALILA D'AMICO

Flavia Dalila D’Amico è una studiosa e curatrice nel campo delle arti performative. I suoi interessi di ricerca si rivolgono alle intersezioni tra corpi, soggettività politiche e tecnologie nell’ambito delle arti dal vivo. Attualmente assegnista di ricerca presso l’Università degli studi Link di Roma.Nel 2017 ottiene il titolo di Dottore di Ricerca in Musica e Spettacolo presso Sapienza Università di Roma, con una tesi volta a indagare la relazione tra le disabilità e il teatro, confluita in parte nella monografia Lost in Translation. Le disabilità in scena, (2021, Bulzoni Editore). Fa parte dell’associazione Al. Di. Qua. Artists che si occupa di promuovere diritti e percorsi di accessibilità per artisti con disabilità nell’ambito delle arti performative. Cura la comunicazione dell’artista Chiara Bersani e la residenza creativa di ORBITA|Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza “Creazioni Accessibili”.

Flavia Dalila D’Amico è una studiosa e curatrice nel campo delle arti performative. I suoi interessi di ricerca si rivolgono alle intersezioni tra corpi, soggettività politiche e tecnologie nell’ambito delle arti dal vivo. Attualmente assegnista di ricerca presso l’Università degli studi Link di Roma.Nel 2017 ottiene il titolo di Dottore di Ricerca in Musica e Spettacolo presso Sapienza Università di Roma, con una tesi volta a indagare la relazione tra le disabilità e il teatro, confluita in parte nella monografia Lost in Translation. Le disabilità in scena, (2021, Bulzoni Editore). Fa parte dell’associazione Al. Di. Qua. Artists che si occupa di promuovere diritti e percorsi di accessibilità per artisti con disabilità nell’ambito delle arti performative. Cura la comunicazione dell’artista Chiara Bersani e la residenza creativa di ORBITA|Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza “Creazioni Accessibili”.

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